Cosa è il Portafoglio con tecnologia ANTI-RFID
Oggi affrontiamo un argomento che con l’avanzare delle tecnologie e dell’utilizzo delle carte di credito si è reso indispensabile per ognuno di noi:
i portafogli con tecnologia ANTI-RFID, portafoglio schermato.
Affronteremo gli aspetti della tecnologia, vi consiglieremo attraverso personali esperienze come scegliere tra i vari modelli di portafoglio con tecnologia ANTI-RFID presenti sul mercato.
Chi siamo
Orip Orap è un gruppo di appassionati del web che cercano, con le esperienze personali e le ricerche fatte nel tempo sul web, di raccogliere curiosità, soluzioni, idee, mettendole a disposizione di tutti in un modo semplice e piacevole.
La tecnologia RFID / NFC
Iniziamo con il dire che, con lo sviluppo della tecnologia, dei sistemi di pagamento sempre più orientati all’utilizzo della moneta digitale, si ha necessità di proteggersi sempre più da truffe e furti.
L’incetivo a queste forme di pagamento ci è stato dato anche di recente dal governo Italiano con l’introduzione del ChashBack
Questo perché le più aggiornate carte di credito, sia esse ricaricabili, acquistabili in tabaccheria, che quelle di debito rilasciate da istituti bancari, sono munite di tecnologia near-field communication NFC.
Questa tecnologia, detta comunicazione in prossimità, è una tecnologia di ricetrasmissione che fornisce connettività senza fili (RF) in modo bidirezionale a distanza a corto raggio (fino a un massimo di 10 cm).
Detta anche contactless, sviluppata congiuntamente da Philips, LG, Sony, Samsung e Nokia.
La tecnologia non è altro che una standardizzazione nella tecnologia RFID Radio-frequency identification che dall’acronimo in italiano si identifica come identificazione a radiofrequenza.
Cosa ci permette fare questa tecnologia
Fatta una doverosa e sommaria descrizione della tecnologia, di cui stiamo parlando, vediamo come viene applicata.
Nel nostro caso, la tecnologia NFC, presente sulle carte di credito, permette, in modo pratico e istantaneo, di leggere i dati della carta senza che noi le digitiamo; semplicemente avvicinandole al lettore.
In altre parole e in modo molto pratico, sostituisce l’operazione dell’inserimento del nostro PIN della scheda sul lettore POS e il tasto verde. Operazione che siamo abituati a fare ogni qualvolta che effettuiamo un pagamento con l’utilizzo del bancomat o della carta.
Questo automatismo avviene quando avviciniamo la carta al pos (terminale di pagamento) dove è presente il simbolo CONTACTLESS che vedete qui sotto.
Dove stare attenti alla truffa
Fin qui direte tutto normale, ma è tutto normale fino a quando siamo consapevoli del pagamento che stiamo facendo. Immaginate però se tutto questo avviene a nostra insaputa.
Ultimamente questo fenomeno è stato oggetto di molte trasmissioni televisive; dove sottolineavano questo problema sollecitando le persone a stare attenti, soprattutto nei luoghi affollati (AUTOBUS, FILE).
L’attenzione è data dal fatto che, come abbiamo detto poco sopra, questa tecnologia permette di scambiare dati semplicemente accostando un lettore alla scheda.
In questo modo, chi è intenzionato a truffarci, basta che si avvicini al nostro portafoglio, accostando, appoggiandosi addirittura nei luoghi affollati, con un lettore precedentemente impostato con la cifra da sottrarci ed effettuare la transizione, senza il nostro consenso (PIN E TASTO VERDE).
Il gioco è fatto!
Come proteggersi
Fortunatamente le carte Contactless, forse anche per tutelare il titolare della carta, per cifre superiori a 25€ necessitano di inserire il PIN; ciò non ci mette però al sicuro per somme inferiori a 25€.
Tutto questo senza considerare poi che esistono sistemi avanzati che permettono di clonare le informazioni di pagamento della carta sfruttando proprio la tecnologia NFC.
Quindi in questi casi, l’unico modo per poter proteggersi da queste eventuali truffe è quello di munirsi di portafoglio schermato meglio identificato anche portafoglio ANTI-RFID.
Come è fatto
Non volendo entrare nel merito di come è costruito, un portafoglio schermato, lasciando questo arduo compito alla famosa trasmissione televisiva americana “HOW IT’S MADE”; ci limitiamo a dirvi, che all’interno del portafoglio è presente una pellicola che crea una barriera tra la carta e l’esterno. Questo sistema blocca qualsiasi trasmissione radio, quindi non consentendo il collegamento con i lettori.
Questa protezioni ci permette anche di riservare le infomazioni di identità presenti su gli attuali documenti elettronici (carte di identità e Passaporto).
Questi portafogli Anti–RFID, schermati quindi, non sono molto differenti da un portafoglio normale, la differenza tra i due è semplicemente nel materiale con il quale è fatto.
Conclusioni
Con l’articolo di oggi abbiamo parlato del portafoglio con tecnologia ANTI-RFID, che a nostro avviso risulta essere molto utile nelle nostre tasche.
Di seguito vi riportiamo dei link che secondo noi possono esservi utili all’acquisto di un portafoglio schermato ANTI-RFID:
Vogliamo però lasciarvi con un piccolo consiglio personale; se non avete a disposizione uno di questi portafogli, vi consigliamo di attivare le notifiche app della banca, in modo tale che quando viene eseguita un’operazione vi avvisa sul vostro smatphone; potrebbe almeno essere un campanello di allarme per limitare i danni.
Sperando di esservi stati utili con questo articolo, vi ringraziamo del tempo dedicatoci; se volete, condivideteci nei vostri canali social o commentate questo articolo, saremo lieti di leggere i vostri messaggi.
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