Principio di Archimede e l’immersione subacquea
Vedremo oggi come alcuni principi di fisica sono di grande applicazione per un subacqueo, uno dei più conosciuti principi di fisica è proprio, il principio di Archimede.
Prima di iniziare a parlare di questo argomento, di cui cercheremo di fare degli esempi pratici e di semplice applicazione nella subacquea, vi vogliamo ricordare che in fondo a questo articolo troverete 3 servizi omaggio scelti per voi.
Chi siamo
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L’Immersione subacquea
Per iniziare, ricordiamo che un’ immersione subacquea, secondo la fonte wikipedia: “l’immersione subacquea è un’attività che, al contrario del nuoto e dello snorkeling, prevede l’immersione completa del corpo umano in un ambiente liquido. La possibilità di esplorare l’ambiente subacqueo origina dalla peculiare caratteristica che l’essere umano condivide con pochi altri mammiferi di essere in grado di trattenere il respiro in acqua.”
Quindi l’immersione subacquea è un’attività che si differenzia dallo snorkeling, infatti lo snorkeling prevede il nuoto in superficie utilizzando un’attrezzatura di base (maschera e snorkel), mentre nell’immersione subacquea il corpo è completamente immerso sott’acqua.
Per questo prima di iniziare ad avventurarsi in un’immersione subacquea, sia essa di bassa profondità che di alte profondità, è bene seguire un corso subacqueo;
In un corso, “istruttori subacquei” ci daranno tutte quelle nozioni utili per poter affrontare un’immersione in totale sicurezza. Detto ciò, proviamo a vedere, sulla base della nostra esperienza, cosa sicuramente dovrete sapere per poter fare un’immersione subacquea.
Non solo l’attrezzatura subacquea
Oltre a tutto quello che riguarda le attrezzature, sicuramente l’attenzione va focalizzata su quelli che sono i principi di fisica applicati alla subacquea.
All’inizio di qualsiasi corso subacqueo, che prevede il primo step, generalmente chiamato “open water”, i subacquei iniziano a conoscere ed a familiarizzare con le varie attrezzature subacquee.
Un termine che sicuramente non vi suonerà nuovo è “galleggiabilità” o concetto di bilancio idrostatico.
Dietro a questi termini ci sono dei concetti di fisica molto chiari e univoci che, se ben spiegati e recepiti, potranno rendere la vita dei neo sub più facile e le prime immersioni più divertenti e meno stressanti.
Il principio di Archimede
Per quello che dicevamo poc’anzi, il principio di Archimede o legge di Archimede, afferma che; “Un corpo immerso (totalmente o parzialmente) in un fluido riceve una spinta (detta forza di galleggiamento) verticale (dal basso verso l’alto) di intensità pari al peso di una massa di fluido di volume uguale a quella della parte immersa del corpo.” Fonte wikipedia.
Non entrando nello specifico delle formule, ci serve per capire che; un subacqueo che intende effettuare un’immersione, secondo questo principio, può regolare la sua galleggiabilità o meglio il suo assetto, attraverso l’utilizzo della propria attrezzatura utilizzando più o meno zavorra (pesi) o più o meno aria all’interno del GAV (Giubbotto assetto variabile).
Assetto subacqueo e il principio di Archimede
Raffigurazione del Principio di Archimede. FA (Forza di Archimede) – FP (Forza Peso)
Un subacqueo per contrastare la FA forza di Archimede, e quindi per assumere un assetto negativo, aumenterà i pesi alla cintura subacquea Fp forza Peso. In questo modo potrà iniziare a scendere in profondità.
Per assumere un assetto neutro o positivo quindi per poter regolare l’equilibrio sott’acqua, il subacqueo interverrà sul GAV inserendo o diminuendo aria al suo interno, quindi regolando Fa=Fp. In questo modo potrà regolare la risalita per eventuali tappe decompressive o risalire a galla.
Come avete potuto notare questo principio, applicato alla nostra esigenza ci fa capire come adattare il nostro corpo in un liquido per poter scendere in profondità o risalire in superfice.
Siamo al termine di questo articolo ma prima di salutarvi, come promesso vogliamo segnalarvi tre servizi che al momento sono gratuiti,
Conclisioni
Siamo giunti alla conclusione di questo artcicolo, dove abbiamo parlato del Principio di Aarchimede applicato all’imersione subacquea.
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