Cosa fare se nel condominio il cane del vicino abbaia
Questo argomento tratta un problema molto ricorrente nei condomini e comunque nei rapporti di vicinato in generale. Nonostante l’amore per l’amico a quattro zampe che vive nell’appartamento vicino al nostro, proprio non riusciamo a sopportare il suo continuo abbaiare. Ecco quindi che affronteremo la questione per capire cosa fare se nel condominio il cane del vicino abbaia.
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Cane che abbaia in condominio
Un cane che abbaia nell’appartamento di un condominio può disturbare l’intero immobile, soprattutto se il cane è lasciato solo in casa per molte ore. Anche passare semplicemente accanto alla porta di casa provoca un lungo e continuo abbaiare del cane.
Va innanzitutto detto che non esiste alcuna legge che stabilisce quanto e come un cane deve abbaiare, il cane ha diritto di abbaiare perché è il suo modo di comunicare. Un cane che abbaia in maniera costante è comunque sintomo di malessere spesso legato al maltrattamento o all’abbandono.
Il cane che abbaia disturba la quiete pubblica
Se da un lato i giudici hanno stabilito che abbaiare è un diritto del cane, dall’altro hanno stabilito un cane che abbaia può disturbare la quiete pubblica.
Se non si riesce a riposare perchè il cane del vicino abbaia di continuo, anche di notte o nelle ore di riposo, si potrà arrivare anche a chiedere, al proprietario del cade, un risarcimento danni.
Ma andiamo con ordine.
Il primo passo da fare è capire se l’abbaiare del cane superi la normale tollerabilità del rumore e se disturba solo gli abitanti dell’appartamento vicino o una pluralità di persone.
Questa che sembra una piccola differenza è invece fondamentale per capire se viene commesso il reato di disturbo della quiete pubblica.
La Corte di Cassazione nel 2000 è stata chiara “se l’abbaiare (ululati) del cane disturbano il singolo vicino e non diversi condomini (ovvero una pluralità di persone) non è configurabile il reato di disturbo della quiete pubblica”. In questo caso quindi l’art. 659 c.p. non è applicabile
Richiesta risarcimento danni per il cane che abbaia
A prescindere dalla effettiva configurabilità del reato di disturbo della quiete pubblica, una persona che non riesce a riposare per il continuo abbaiare, anche in orari notturni, del cane del vicino può sempre adire le vie legali per chiedere un risarcimento danni legato al mancato risposo.
Il primo passo da fare è quello, seguendo la linea del buon senso, di chiedere al proprietario del cane di trovare una soluzione al continuo abbaiare del proprio cane. Tali comportamenti sono spesso legati a situazioni di disagio, si pensi ad un cane che viene lasciato per molte ore da solo in casa.
Secondo passo è tenere conto degli orari in cui si presenta il continuo e fastidioso abbaiare del cane nel condominio. Trattandosi infatti di un condominio è necessario consultare anche il regolamento condominiale e vedere cosa dice in merito agli orari di silenzio.
Chiedere l’intervento dell’amministratore del condominio
Non bisogna tralasciare infatti di coinvolgere anche l’amministratore di condominio il quale potrà dirci se il regolamento condominiale stabilisce gli orari di silenzio e riposo solitamente compresi tra le 22 e le 8 e tra le 14 e le 16. Qualora il regolamento del condominio contenga gli orari di silenzio allora l’intervento dell’amministratore è obbligatorio.
L’amministratore di condominio accerta la violazione del regolamento condominiale circa la produzione di rumori, quindi anche l’abbaiare del cane, negli orari di silenzio.
Invierà una prima diffida al condomino responsabile ed in caso di continua violazione applicherà la sanzione amministrativa così come prevista dal regolamento.
E’ necessario precisare che il regolamento condominiale può stabilire gli orari di silenzio ma non potrà mai impedire ad un condomino di tenere un cane in casa, ma il condominio padrone del cane deve fare in modo di non arrecare disturbo agli altri condomini.
Il cane del vicino abbaia di continuo anche di notte
Quando il cane del vicino abbaia di continuo, anche di notte, probabilmente perchè lasciato solo, si può chiedere l’intervento delle forze di polizia (polizia municipale, polizia di Stato e Carabinieri).
I poliziotti valuteranno come intervenire, rintracciando il proprietario del cane, facendo intervenire l’ASL competente (ovvero il Servizio Veterinario) per verificare l’eventuale presenza di situazioni di maltrattamento.
Qualora l’abbaiare continuo rechi disturbo al riposo, oltre la tollerabilità, sarà possibile adire alle vie legali per chiedere l’eventuale risarcimento del danno. Sarà utile allegare alla richiesta di risarcimento del danno anche tutti i tentativi, sopra descritti, di risolvere bonariamente la questione.
Nel corso degli anni ci sono state diverse sentenze che, sulla base del singolo caso presentato, si sono espresse ora in favore del padrone del cane, ora in favore del vicino che subisce il rumore.
Conclusioni
Siamo giunti alla fine di questo breve articolo, il cui titolo è cosa fare se nel condominio il cane del vicino abbaia. Abbiamo visto molto velocemente cosa fare se il cane del vicino abbaia.
Suggeriamo tuttavia di usare il buon senso e di trovare un dialogo ed una soluzione condivisa con il padrone del cane.
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Una spiegazione più dettagliata dell’art. 659 del codice penale ovvero quello del Disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone può essere letta qui.
La Legge 220 del 2012 che apportando modifiche alla disciplina del condominio negli edifici stabilisce che con il regolamento condominiale non si può vietare il possesso di animali domestici negli appartamenti condominiali può essere letta qui.